Alopecia – Cos’è e Quali le Cause
- Scritto Da Cecilia Cecilia
- GIU 27, 2019
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- 7 minuti di lettura
Se avete sentito parlare di perdita di capelli, calvizie eccetera o se ne soffrite, è molto probabile che abbiate sentito parlare anche di alopecia. Ma cos’è l’alopecia? Cosa significa? Come si riconosce? In questo articolo parleremo in generale di questa condizione, descrivendone brevemente le forme più comuni.
Cos’è l’alopecia?
Alopecia è un termine derivante dal greco alópex, che significa volpe. Il termine vuole ricordare la perdita del manto alla quale appunto la volpe si sottopone in primavera. Si può pronunciare questa parola in due modi: alopecìa, seguendo la pronuncia greca o alopècia.
Si usa questo termine per definire una perdita consistente di peli, che solitamente sono i capelli. Le cause alla base di questa condizione tanto temuta da donne e uomini di tutte le età possono essere:
- Genetiche: sia che si tratti di una normale alopecia androgenetica, sia che si tratti di alopecia areata, la genetica gioca un ruolo importante, ma non è l’unica responsabile.
- Immunologiche: quando le difese immunitarie attaccano il follicolo pilifero, rendendolo debole e incapace di trattenere il pelo.
- Nutrizionali: a causa di diete troppo restrittive o di terapie intensive il nostro corpo potrebbe sentire la carenza di alcune vitamine o proteine importanti per la salute dei nostri capelli.
- Psicologiche: può capitare di riscontrare un’importante perdita di capelli in momenti di stress o in seguito a un evento traumatico.
Come potete vedere non è sempre chiaro cosa causi l’alopecia. Queste sono alcune delle principali cause. Se vi siete accorti che state perdendo più capelli rispetto al vostro solito, consultate un dermatologo o un tricologo.
I diversi tipi di alopecia
Alopecia è un termine generico che racchiude il macro argomento della caduta dei capelli. Più nello specifico, ne esistono di diversi tipi ed è bene capire di quale si soffre, per prendere i dovuti accorgimenti.
Intanto è necessario fare distinzione tra le forme non cicatriziali (dove non sono presenti cicatrici) e le forme cicatriziali. Per quanto riguarda le forme non cicatriziali, nulla vieta di poter far ricrescere i capelli: il follicolo è ancora intatto e potenzialmente adatto a far crescere peli, anche se temporaneamente. Le forme cicatriziali, invece, sono molto rare e derivano spesso da malattie congenite della pelle. Sotto le forme cicatriziali ricadono anche le ustioni chimiche e da fuoco. Data la rarità delle sopra citate, in questo articolo ci concentreremo solo su quelle non cicatriziali:
- L’alopecia androgenetica
- Telogen effluvium
- Alopecia areata
- Alopecia psicogena
- Tricotillomania
L’alopecia androgenetica interessa soprattutto gli uomini, ma anche le donne non ne sono completamente escluse. Si stima affligga il 70% degli uomini e il 40% delle donne. È generalmente causata dall’attività dell’enzima 5alfa-reduttasi di tipo II, responsabile della trasformazione del testosterone in diidrotestosterone. Quest’ultimo andrebbe a indebolire i follicoli piliferi e le consegueze sono una miniaturizzazione del capello e, infine, la sua caduta.
Il telogen effluvium è un termine utilizzato per descrivere un’improvvisa e copiosa caduta dei capelli, senza l’interessamento di aree specifiche. Può essere causato da un evento stressante o anche dalle attività ormonali che entrano in gioco dopo il parto, all’incirca tre mesi dopo.
L’alopecia areata è una paologia medica e le cause sono attribuite quasi interamente a un’origine autoimmune secondo la quale, gli anticorpi attaccano il follicolo pilifero, rendendolo inadatto a ospitare il pelo. La si associa ad altre malattie autoimmuni come diabete, celiachia, tiroidite. Nel prossimo articolo ci focalizzeremo solo su questo tipo di alopecia.
L’alopecia psicogena è una particolare forma patologica che prevede l’intervento di tutta quella branca della medicina chiamata psicosomatica. Si presenta con un diradamento capillare dalla zona frontale a quella del vertice, mentre l’attaccatura rimane intatta. Nonostante rimanga ancora un alone di mistero dietro questo particolare tipo di alopecia, la scienza ha dimostrato che alcuni ormoni e mediatori degli effetti dello stress inibiscono la produzione del capello all’interno del follicolo.
La tricotillomania è un disturbo psicologico conosciuto anche come disturbo da strappamento di peli che induce chi ne soffre a provare piacere nello strapparsi i peli del corpo. È una condizione medica difficile da curare e con cui è difficile convivere.
Non è difficile convivere solo con la tricotillomania. La perdita dei capelli, in ogni sua forma, ha una psicologia dietro molto complessa e delicata. Non è diffile pensare che chi soffre di alopecia faccia fatica a parlarne, la nasconda o che addirittura non esca di casa per non dover vedere nessuno e non dover spiegare niente. È bene pertanto visitare un dermatologo e/o un tricologo e, in alcuni casi, non escludere anche la visita di uno psicologo.
Per le donne, la situazione se vogliamo è più critica. I capelli, infatti, sono considerati un importante aspetto della femminilità e una donna senza capelli spesso si sente privata del suo essere donna.
Non tanto più facile è però per gli uomini, che associano i capelli con la giovinezza e la virilità. Basti solo pensare ai riferimenti che abbiamo. Per esempio Sansone, personaggio biblico dalla forza incredibile, che perde nel momento in cui gli vengono tagliati i capelli.
Spero di aver fatto un po’ più chiarezza su cosa sia la perdita dei capelli e sulle sue forme. Ci vediamo alla prossima, con un articolo sull’alopecia areata.
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